Pogliano Flexible Packaging - Italy

Pogliano //  News

CORONA VIRUS

CORONA VIRUS


20-12-22 La POGLIANO FLEXIBLE PACK srl e tutti i fornitori di filiera sono regolarmente aperti e operativi. Non abbiamo problemi di logistica. La ns. produzione è regolare e non ha subito contrazioni. POGLIANO FLEXIBLE PACK srl and all the supply chain are regularly operative. We have no logistic problems. Our production side is ok and has not undergone contractions.


Action per il coronavirus 05/08/22 
Confermo che la nostra azienda sta producendo normalmente, non abbiamo positivi.
Ogni mattina prendiamo la temperatura corporea a tutto il personale.
Abbiamo implemento la sanificazione di mensa, uffici, bagni, spazi comuni, maniglie porte e pavimenti, a livello giornaliero.  l personale ha a disposizione il lavandino dedicato in produzione(area gialla) per la pulizia delle mani ed ogni macchina ha il suo dispencer disinfettante. Le persone in produzione indossano guanti e mascherine. La distanza di lavoro è superiore ai 2,0mtl x tutti gli operativi. E' disponbilie un test  sierologico prodtto da Perkin Elmer per tutto il personale.
A scopo preventivo, con frequeza bi-settimanale, ad effettuare una sanificazione generale degli ambienti produttivi e degli uffici con nebulizzazione di BRA-NEWPHEN® 100M. Si tratta di un disinfettante ad ampio spettro d’azione, particolarmente indicato per la disinfezione delle superfici a contatto con alimenti. Congruo ai piani HACCP nell’industria alimentare, non intacca le superfici. CAMPI DI APPLICAZIONE: Industrie alimentari, alberghi, ristoranti, mense, abitazioni, ambulatori, ospedali,scuole. REGISTRAZIONE MINISTERIALE n. 19312.

Action for the coronavirus 31-10-20
I confirm that our company is producing normally, we have no positives.
Every morning we take body temperature for all staff.
We implement the sanitation of the canteen, offices, bathrooms, common areas, door and floor handles, on a daily level. The staff has available the dedicated sink in production (yellow area) for hand cleaning and each machine has its disinfectant dispenser. People in production wear gloves and masks. THE DISTANCE IN BETWEEN PEOPLE IS MINIMUM 2MT. A SEROLOGICAL TEST OF PERKIN ELMER 4 ALL OPERATING PERSONS IS AVAILABLE.
Every two weeks,  for preventive purposes, we're carrying out a general sanitation of the production environments and offices with nebulization of BRA-NEWPHEN® 100M. It is a broad-spectrum disinfectant, particularly suitable for the disinfection of surfaces in contact with food. Suitable for HACCP plans in the food industry, it does not affect surfaces. FIELDS OF APPLICATION: Food industries, hotels, restaurants, canteens, homes, clinics, hospitals, schools. MINISTERIAL REGISTRATION n. 19312.

EMERGENZA CORONAVIRUS
Aggiornamenti 14 marzo 2020
PROTOCOLLO SULLA SICUREZZA CONDIVISO TRA LE ASSOCIAZIONI DATORIALI E SINDACALI

Dopo un lungo Tavolo di Confronto tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri Competenti, associazioni datoriali e sindacali, iniziato ieri, è stato sottoscritto oggi il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.  [clicca qui]

Il documento è stato elaborato in ottemperanza a quanto indicato dal DPCM 11 marzo 2020 in particolare all’art1. punti 7, 8 e 9: la sua osservanza è posta come condizione indispensabile per le attività produttive ed attività professionali per poter continuare a mantenere aperte le imprese e dare continuità alla produzione. Il protocollo ha previsto la costituzione di un Comitato aziendale di verifica e monitoraggio della sua corretta attuazione in azienda con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS.

Il documento, suddiviso in 13 macro-capitoli tocca tutta una serie di argomenti inerenti le prescrizioni minime in materia di salute e sicurezza sul lavoro che dovranno essere assicurate per garantire un adeguato contrasto e contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.
I vari capitoli - di seguito brevemente commentati -, necessiteranno di una verifica puntuale del loro rispetto caso per caso all’interno delle singole realtà produttive, dove si potranno applicare ulteriori misure di precauzione equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della singola organizzazione, previa consultazione delle rappresentanze sindacali aziendali ove presenti.

Dettaglio dei singoli capitoli dell’accordo

1. Informazione

L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci (bacheche, circolari, e-mail, intranet), dovrà informare tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi.

Su questo argomento l’Associazione ha già fornito link utili a materiale informativo relativo al contenimento del virus e corrette modalità igienico sanitario nelle precedenti comunicazioni e oggi disponibile sul sito dedicato da ieri in rete www.supportoemergenzepmi.org 

2. Modalità di ingresso in azienda

Anche su questa tema sono già state fornite indicazioni di carattere generale oggi dettagliate nel protocollo in particolare sull’aspetto che il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Pur confermando che questa azione costituisce un trattamento di dati personali disciplinato dalla normativa vigente in tema di privacy, il protocollo fornisce indicazioni molto operative in relazione a come potrà avvenire questo controllo e gestione dell’informazione, ribadendo che si tratta di una possibilità e non un obbligo.

Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione - nel rispetto della privacy - saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede ove presenti, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni note e già fornite dal Ministero della Salute. Si suggerisce anche per la delicatezza delle informazioni di elaborare semplici ma documentate procedure per effettuare eventualmente questo tipo di controllo.

Come già suggerito dall’associazione l’attività di informazione da parte del datore di lavoro deve preventivamente essere rivolta al personale che intende fare ingresso in azienda, indicando il divieto di accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS. Tale attività di informazione dovrà essere procedurizzata o comunque realizzata con idonei materiali informativi (poster, cartellonistica, consegna documenti cartacei o e-mail).

3. Modalità di accesso dei fornitori esterni

L’azienda deve obbligatoriamente definire una apposita procedura per controllare l’accesso di fornitori esterni per le fasi di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti.

Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi; in ogni caso non è consentito l’accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.

Altra novità rilevante per le imprese è l’individuazione/apertura di servizi igienici dedicati per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno, prevedendo il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente, garantendo una adeguata pulizia giornaliera (si suggerisce di integrare gli attuali protocolli e/o contratti con società esterne).

In generale l’invito è quello di ridurre l’accesso dei visitatori e se indispensabile per appaltatori esterni strategici (impresa di pulizie, manutenzione…), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l’accesso ai locali aziendali come indicate al precedente paragrafo 2; stessa regolamentazione degli accessi e spostamenti va fatta rispettare ai lavoratori con mansioni legate alla movimentazione interna e trasporto.

Il protocollo impone che analoghe procedure di regolazione degli accessi e controlli dei movimenti, debbano essere garantite per le imprese che in appalto possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all’interno dei siti e delle aree produttive.

4. Pulizia e sanificazione in azienda

Come più volte ribadito il protocollo richiama in diversi passaggi l’importanza di definizione e attuazione di procedure di corretta pulizia e sanificazione di tutti i locali, attrezzature e ambiente di lavoro in genere. Si impone una pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Si sottolinea come non ci si debba limitare alle classiche pulizie di pavimenti e zone comuni, ma ad ogni fine turno prevedere periodica pulizia di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi (tutte le superfici che possono avere previsto un frequente contatto con le mani per esempio anche maniglie di porte e finestre, e corrimano di scale).

Le modalità con cui si effettuano le pulizie possono seguire prassi aziendali libere mentre nei casi in cui sia stata riscontrata la presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si dovrà seguire quanto indicato della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute ventilando i locali. E’ favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS.
La pulizia deve essere svolta obbligatoriamente ogni giorno, la sanificazione periodicamente secondo procedure aziendali (in relazione all’impatto che ne scaturirà per le imprese, si potranno organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali anche in deroga).

5. Precauzioni igieniche personali

Su questo punto il protocollo ribadisce quanto già noto e comunicato alle imprese da giorni in materia di lavaggio delle mani ribadendo l’obbligatorietà di messa a disposizione di mezzi idonei e la frequenza e durata dei lavaggi.

6. Dispositivi di protezione individuale

Tema tra i più delicati del protocollo in ragione delle richieste dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali anche per le evidenti e chiare difficoltà di approvvigionamento in commercio. Il documento condiviso con le parti sociali riconferma le indicazioni del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e ribadisce che potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria. Si citano inoltre altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) che potranno essere utilizzati solo se necessari sempre che siano conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie. Tale punto legato alla conformità dei DPI rimane in parte aperto vista l’indicazione ancora troppo generica anche delle caratteristiche tecnico prestazionali che queste devono avere (es. tipo di mascherina).
Tale possibilità diventa obbligatoria solo qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative.

7. Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack…)

L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi deve essere contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano. Particolare attenzione deve pertanto essere riposta anche agli spogliatoi ai fini di una loro corretta organizzazione degli spazi e sanificazione (giornaliera e periodica con appositi detergenti), permettendo ai lavoratori anche durante il cambio e deposito degli indumenti di lavoro di avere garantite adeguate condizioni igieniche sanitarie.
Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali mensa, delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

8. Organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi)

In riferimento al DPCM 11 marzo 2020, punto 7, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID-19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL e favorendo così le intese con le rappresentanze sindacali aziendali:

disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli dei quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso allo smart work, o comunque a distanza;
si può procedere ad una rimodulazione dei livelli produttivi;
assicurare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
utilizzare lo smart working per tutte quelle attività che possono essere svolte presso il domicilio o a distanza nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga, valutare sempre la possibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine aziendale, se del caso anche con opportune rotazioni
utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione;
nel caso l’utilizzo degli istituti di cui al punto c) non risulti sufficiente, si utilizzeranno i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti.
Con l’attuale livello di rischio, a differenza di quanto previsto inizialmente solo per le zone italiane a maggior rischio, ora sono sospese e annullate tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate.

Su molti di questi aspetti la corretta attuazione di queste indicazioni e la definizione di specifiche procedure aziendali dovranno essere verificare anche insieme ai lavoratori ed ai loro rappresentanti per la sicurezza RLS e RLST e le rappresentanze sindacali ove presenti. Il rispetto di molte di queste indicazioni sarà favorito dall’ufficialità degli ammortizzatori sociali che avverrà nei prossimi giorni.

9. Gestione entrata e uscita dei dipendenti

L’azienda dovranno favorire orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa) e solo dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

10. Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione

Seppure complesso nella quotidianità aziendale, dovranno essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali, gli spostamenti all’interno del sito aziendale.
Divieto di organizzare le riunioni in presenza a meno di necessità comprovabile e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza.
Le aziende nella limitazione dei contatti sociali in genere e nell’obbligo di divieto di assembramento, dovranno ridurre al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali.
Nel protocollo, riprendendo precedenti DPCM, si riconferma la sospensione e annullamento di tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula (anche se già organizzati e finanziati), anche obbligatoria ai fini della sicurezza o similari.
Rimane invece vigente la possibilità di effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work.
Si segnala che il Protocollo sottolinea, quella che sarebbe potuta essere una situazione bloccante per molte imprese in relazione al mancato rispetto degli obblighi formativi cogenti per la salute e sicurezza che viene superata con una deroga eccezionale. I lavoratori con compiti specifici e/o mansioni con obblighi formativi in scadenza potranno quindi continuare a svolgere la propria mansione fino a data da destinarsi.

11. Gestione di una persona sintomatica in azienda

Il documento ribadisce il protocollo sanitario da seguire nel caso di un lavoratore con sintomi (suggerito dal Ministero della Salute). L’allontanamento precauzionale deve riguardare qualunque persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria (quali la tosse). Fondamentale la tempestività nella segnalazione interna al personale e il suo isolamento, avvertendo avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
Punto fondamentale nella limitazione del contagio è ribadito quello dell’individuazione dei “contatti stretti”, rispetto ad una persona risultata positiva, come definiti dal Ministero della Salute. Particolare attenzione andrà posta in questa fase di indagine dove l’azienda potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente lo stabilimento, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.

12. Sorveglianza sanitaria/medico competente/rls

Si riconfermano le indicazioni già circolanti a livello Regionale della necessità che la sorveglianza sanitaria debba proseguire senza interruzioni, rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. Decalogo). La sorveglianza sanitaria a cura del Medico Competente dovrà privilegiare, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia. Sul rientro il Protocollo si limita a suggerire una verifica suppletiva al rientro senza definirne un ordine perentorio di ottenimento di un certificato medico di assenza del rischio che potrebbe mettere in difficoltà le strutture sanitarie pubbliche e private.

La sorveglianza sanitaria periodica rappresenta infatti una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l’informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio. Anche in relazione all’attività di informazione e formazione del medico competente si segnala che quest’ultimo collabora sia con il datore e il RSPP e con le RLS/RLST integrando e proponendo misure di regolamentazione legate al COVID-19.


PER SAPERNE DI PIU'




Tutte le informazioni sull’emergenza sono contenute nel sito di API Torino www.supportoemergenzepmi.org



Per avere gli aggiornamenti su successivi provvedimenti e sulla situazione, è possibile consultare http://www.governo.it/it/approfondimento/coronavirus/13968 continuamente aggiornato da Palazzo Chigi.


ORONAVIRUS EMERGENCY
Updates March 20, 2020

From this week (w12), for preventive purposes, we will carry out a general sanitation of the production environments and offices with nebulization of BRA-NEWPHEN® 100M. It is a broad-spectrum disinfectant, particularly suitable for the disinfection of surfaces in contact with food. Suitable for HACCP plans in the food industry, it does not affect surfaces. FIELDS OF APPLICATION: Food industries, hotels, restaurants, canteens, homes, clinics, hospitals, schools. MINISTERIAL REGISTRATION n. 19312.

SHARED SAFETY PROTOCOL BETWEEN THE DATORIAL AND TRADE UNION ASSOCIATIONS

After a long round of confrontation between the Prime Minister's Office, Competent Ministries, employers' associations and trade unions, which started yesterday, the "Shared protocol regulating the measures to combat and contain the spread of the Covid-19 virus in the workplaces". [click here]

The document was prepared in compliance with the provisions of the Prime Ministerial Decree of 11 March 2020, in particular art. 1. points 7, 8 and 9: its observance is placed as an indispensable condition for productive activities and professional activities in order to continue to keep businesses open and give continuity to production. The protocol provided for the establishment of a corporate committee to verify and monitor its correct implementation in the company with the participation of company union representatives and the RLS.

The document, divided into 13 macro-chapters, touches a whole series of topics concerning the minimum requirements on health and safety at work which must be ensured to ensure adequate contrast and containment of the spread of the virus in the workplace.
The various chapters - briefly commented on below - will require a detailed verification of their compliance on a case-by-case basis within the individual production companies, where additional equivalent or more incisive precautionary measures may be applied according to the peculiarities of the individual organization, after consultation of company union representatives where present.

Detail of the individual chapters of the agreement

1. Information

The company, through the most suitable and effective methods (bulletin boards, circulars, e-mails, intranets), must inform all workers and anyone who enters the company about the provisions of the Authorities, delivering and / or posting at the entrance and in the places more visible than the company premises, special information brochures.

On this topic the Association has already provided useful links to informative material relating to the containment of the virus and correct sanitary hygiene procedures in previous communications and today available on the dedicated website since yesterday on the network www.supportoemergenzepmi.org

2. How to enter the company

Also on this issue, general indications have already been provided, detailed today in the protocol, in particular on the aspect that the staff, before entering the workplace, may be subjected to body temperature control. While confirming that this action constitutes a processing of personal data governed by current legislation on privacy, the protocol provides very operational indications in relation to how this control and management of information may take place, reaffirming that it is a possibility and not a obligation.

If this temperature is higher than 37.5 °, access to the workplace will not be allowed. Persons in this condition - while respecting privacy - will be temporarily isolated and provided with masks must not go to the Emergency Department and / or the infirmaries where they are present, but they must contact their doctor as soon as possible and follow his known indications already provided by the Ministry of Health. It is also suggested for the delicacy of the information to elaborate simple but documented procedures to possibly carry out this type of control.

As already suggested by the association, the information activity by the employer must be addressed in advance to the staff who intend to enter the company, indicating the prohibition of access to those who, in the last 14 days, have had contacts with subjects who have tested positive to COVID-19 or it comes from risk areas according to WHO indications. This information activity must be processed or in any case carried out with suitable information materials (posters, posters, delivery of paper documents or e-mails).

3. Methods for accessing external suppliers

The company must mandatorily define a special procedure to control the access of external suppliers for the entry, transit and exit phases, by means of predefined methods, routes and timelines, in order to reduce the opportunities for contact with the staff in force in the departments / offices involved.

If possible, the drivers of the means of transport must remain on board their own vehicles; in any case, access to offices is not allowed for any reason. For the necessary preparation of loading and unloading activities, the transporter must comply with the strict distance of one meter.

Another important change for companies is the identification / opening of dedicated toilets for suppliers / transporters and / or other external personnel, providing for the ban on the use of those of employees, ensuring adequate daily cleaning (it is suggested to integrate the current protocols and / or contracts with external companies).

In general, the invitation is to reduce visitor access and if indispensable for strategic external contractors (cleaning company, maintenance ...), they must comply with all company rules, including those for accessing company premises. as indicated in paragraph 2 above; same regulation of access and movement must be enforced by workers with duties related to internal handling and transport.

The protocol requires that similar procedures for regulating access and movement controls must be guaranteed for companies that can contract permanent and temporary offices and construction sites within the sites and production areas.

4. Cleaning and sanitizing on the farm

As reiterated several times, the protocol recalls in several passages the importance of defining and implementing correct cleaning and sanitizing procedures for all rooms, equipment and the working environment in general. Daily cleaning and periodic sanitization of rooms, environments, work stations and common and leisure areas are required. It is stressed that we should not limit ourselves to the classic cleaning of floors and common areas, but at each end of the shift, periodically clean keyboards, touch screens, mice with suitable detergents, both in the offices and in the production departments (all surfaces that can having foreseen frequent contact with the hands, for example also door and window handles, and handrails of stairs).

The methods used for cleaning can follow free company practices while in cases where the presence of a person with COVID-19 has been found within the company premises, the indications of circular no. 5443 of 22 February 2020 of the Ministry of Health by ventilating the premises. The preparation by the company of the cleaning liquid according to WHO indications is favored.
Cleaning must be carried out every day, sanitisation periodically according to company procedures (in relation to the impact that will result for businesses, special / periodic cleaning interventions can be organized using social safety nets also in derogation).

5. Personal hygiene precautions

On this point, the protocol confirms what has already been known and communicated to companies for days on hand washing, reiterating the obligation to make suitable means available and the frequency and duration of washing.

6. Personal protective equipment

One of the most delicate issues in the protocol due to the workers' requests and their trade union representatives, also due to the obvious and clear difficulties of supplying on the market. The document shared with the social partners reconfirms the indications of the Ministry of Health and the World Health Organization and reiterates that masks whose type corresponds to the indications of the health authority can be used. Other individual protective devices are also mentioned (gloves, goggles, overalls, headphones, gowns, etc.) which can only be used if necessary provided they comply with the provisions of the scientific and health authorities. This point related to the compliance of PPE remains partially open given the still too general indication of the technical performance characteristics that these must have (e.g. type of mask).
This possibility becomes mandatory only if the job requires working at an interpersonal distance of less than one meter and other organizational solutions are not possible